LoZioTazio |
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| L'acqua più è vicina al porto e più sporca è, nero fazzoletto di mare tra i miei sogni e te il sole mi ha bruciato gli occhi che sorridevano in mezzo a tanto sale il mio pane si è fatto amaro.
Le mie mani con il tempo ormai son diventate nere navigando tra tempeste di silenzi e di lontani echi quando penso che potrei star meglio mi dico che l'uomo più è vicino al dolore e più giusto è.
Vento caldo porta tempesta
E di notte quante volte il mare mi fa paura mentre inseguo il mattino sulla via di una rotta scura mentre guardo le luci della costa sto pensando che l'uomo più è lontano dagli altri e più è vicino a sè.
Mentre il mare si riprende anc' oggi quel po' che mi ha dato la mia barca su uno scoglio come un uomo dal cuore squarciato mentre il pianto brucia dentro la mia mente sto pensando che l'uomo più è vicino al dolore e più giusto è.
Vento caldo porta tempesta
Clito ride
Sta Clito con sue labra di corallo rosse, carnose e tumide in agguato sul limitar de l'antro inesplorato, ed il nitrir già intende del cavallo.
Il focoso animal che fu spronato a conquistare il disiato vallo, ne l'ansia de la corsa ha scalpitato scintillando da l'ugna di metallo.
Ella motteggia, poi che molti amanti dopo la corsa e l'affannosa meta, nel desio del goder caddero affranti!
Ecco il destrier! Già tenta la via scabra. Ma stramazza in sua febbre inconsueta. E Clito ride da le grandi labra! ...
Ferdinando RUSSO
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